
Manifesto per l’economia verde e l’ambiente in Emilia-Romagna
La Green Economy può creare lavoro. Molto lavoro.
Le stime dicono infatti che entro il 2023 in Italia la green economy arriverà ad avere il 50% di lavoratori a inizio carriera in più rispetto al digitale.
Nei prossimi 5 anni potrebbero quindi esserci:
- fino a 3,3 milioni di nuovi occupati in questo settore a livello nazionale
- fino a 200mila lavoratori in più nella sola Emilia Romagna.
Questi numeri sono una vera sfida, che, dopo il tanto lavoro degli ultimi anni con la Regione, dobbiamo accogliere e vincere.
Come?
Con un impegno articolato in 10 punti fondamentali.
Plastic Free e potenziamento della filiera emiliano-romagnola del riciclo, del recupero e del riuso.
Per l’avvio di una vera economia circolare locale, sono fondamentali il potenziamento della filiera del riciclo, del recupero e del riuso emiliano-romagnoli e una conversione progressiva, ma integrale e certa, al No Plastica.
Conversione alla green economy, usando Fondi Europei e formazione.
Per passare dall’economia tradizionale all’economia circolare servono risorse: utilizziamo il 100% dei fondi europei, nella programmazione post 2020, per la conversione green del sistema economico e per formare alle nuove professioni della green economy.
Obiettivo mare pulito: un piano regionale per il mare e la costa.
Obiettivo mare pulito, attraverso la realizzazione di un piano regionale per la costa e il mare, anche coinvolgendo e incentivando gli operatori della pesca.
Consumo di suolo zero e rigenerazione urbana.
Il terreno è un bene prezioso! Dobbiamo arrivare al consumo di suolo ZERO, così come previsto dalla nuova legge urbanistica regionale, anche attraverso il sostegno ad interventi diffusi di rigenerazione urbana.
Rivoluzione energetica e anti-sismica per tutti gli edifici.
Tanti edifici pubblici e privati hanno bisogno di due cose: adeguamento energetico e adeguamento sismico. Questi interventi vanno promossi e incentivati mettendo in campo tutti gli strumenti possibili
“Cambiamo marcia” in tutta la Regione: uno scatto in avanti per la ciclabilità.
Gestione integrata dell’uso della bici, azioni per incentivare i cittadini che scelgono la bici per andare al lavoro e a scuola, estendendo in tutta la regione il progetto “Cambiamo marcia”. Sostegno alla nascita di nuove velostazioni e al completamento dei corridoi ciclabili.
L’abbonamento per la mobilità circolare regionale.
Non esiste solo l’economia circolare: esiste anche la mobilità circolare. Agevolazione all’acquisto di abbonamenti a mezzi di trasporto pubblico, integrando sempre di più l’utilizzo dei vari mezzi (treno, bus, bikesharing, car sharing elettrico etc.)
Per ogni chilometro una colonnina di ricarica elettrica.
Come insegnano le esperienze di tante parti d’Europa, se vogliamo incentivare acquisto e uso dei mezzi elettrici bisogna incentivare sempre di più l’utilizzo di mezzi elettrici anche aumentando la rete delle colonnine elettriche presenti in tutta la regione: obiettivo una colonnina ogni km.
Obiettivo spreco di cibo zero: un cambiamento che non può attendere
Diventare la prima regione a spreco zero, dove tutto il cibo prodotto viene consumato e recuperato, sia nella filiera dell’industria agroalimentare, sia nel mondo della GDO, sia per quel che riguarda mense e servizi pubblici.
L’acqua è una risorsa da proteggere con una gestione virtuosa di rete e consumi.
Ridurre lo spreco d’acqua con una gestione sempre più virtuosa di rete e consumi. Incentivare una rete di “case dell’acqua” in ogni città per sostenere il consumo di acqua pubblica e di conseguenza ridurre drasticamente l’utilizzo di bottiglie di plastica.
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